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L’invenzione della litografia è dovuta a Alois Senefelder di origine bavarese e la data d’invenzione è fissata nel 1796. Si dice essere una scoperta casuale, ma comunque preceduta da diversi studi e prove. Già nel 1806 inizia ad essere usata tanto che nel 1818 apriranno a Parigi 5 litografie, e nel 1831 si parla di 59 stabilimenti. Il principio è estremamente semplice: un particolare tipo di pietra, opportunamente levigata e quindi disegnata con una matita grassa, ha la peculiarità di trattenere nelle parti non disegnate (detti contrografismi) un sottile velo d’acqua, che il segno grasso (detto grafismo) invece respinge. Passando l’inchiostro sulla pietra così trattata, esso è respinto dalle parti inumidite e trattenuto dalle parti grasse. Al torchio, perciò, il foglio di carta riceve solo l’inchiostro che si deposita sulle parti disegnate e non sulle altre.